Per una volta non siamo qui a parlarvi di competizioni, pista, concorsi o altro…. per una volta il risultato di cui vi vogliamo dare notizia non si misura in tempo o distanza… per una volta non diamo spazio ai nostri atleti ma a due dei nostri tecnici che hanno conseguito un importantissimo risultato per loro… ma un po’ anche per noi.
Martedì 23 ottobre Massimiliano Milani e Mattia Lavarda, che seguono rispettivamente i nostri Cadetti e Ragazzi, hanno discusso la propria tesi ed ottenuto la Laurea Magistrale In Scienza, Tecnica E Didattica Dello Sport. Da sottolineare inoltre che per entrambi il risultato è stato ottimo perché hanno ottenuto il massimo dei voti ovvero 110 (a Mattia è stata assegnata anche la lode).
Soddisfazione ancora maggiore per noi è che sono stati proclamati dottori niente meno che dal Prof. Antonio La Torre, neo direttore tecnico della FIDAL, in qualità di professore associato del dipartimento Scienze Biomediche per la Salute dell’università degli studi di Milano (e relatore dei tesisti).
La tesi di Massimiliano: “Effetti della calzatura minimalista KSO EVO sui parametri di forza e baropodometrici”, correlatore di Massimiliano è stato Luca Filipas, indaga il possibile utilizzo delle Vibram KSO EVO in alternativa alle normali scarpe d’allenamento per un gesto di corsa biomeccanicamente più naturale. Progetto nel quale, assieme ad altri soggetti, 14 cadetti (8 donne e 6 uomini) della nostra società hanno partecipato attivamente allo studio utilizzando un protocollo di 30′ di allenamento specifico con la calzatura per un periodo di 3 mesi. Dai dati emersi si sono dimostrati un utile alternativa al Barefoot in quanto offrono le stesse sensazioni ma con maggior supporto ed anche alle scarpe tradizionali in quanto non inibiscono le funzionalità del piede stesso. Tutti i tester sono migliorati in termine di Stiffness, potenza, h di salto ed equilibrio con una distribuzione delle pressioni plantari più omogenea su tutta la superficie del piede, sopratutto sulle dita.
Mentre il lavoro di Mattia, di cui è correlatore Simone Porcelli dell’istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (I.B.F.M.) del CNR, verte sullo studio della fatica muscolare nel Triathlon, il titolo è “La fatica neuromuscolare in una gara di triathlon sprint”. Lo studio, di tipo sperimentale, prende in considerazione il calo di forza che avviene negli atleti in una gara di triathlon sprint dopo ogni frazione ed alla fine della gara stessa. Si tratta di un ottimo spunto sia per nuovi approfondimenti (che Mattia sta già portando avanti analizzando gare più lunghe) che per gli allenatori di questa disciplina che avranno dati certi su cui basarsi per lavorare in maniera più mirata e scientifica.
Tutti i dati su cui si basa lo studio sono stati ottenuti simulando una gara di triathlon sprint con 12 atleti di cui alcuni della nostra società.
Grazie ragazzi, siamo orgogliosi di voi!!!